Viste le Linee Guida per la Didattica Integrata emanate dal Ministero dell’Istruzione si pianifica quanto segue
Le Linee guida richiamano velocemente i precedenti disposti normativi (Nota dipartimentale 17 marzo 2020, n. 388, decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39 – ai quali rimandiamo per ogni possibile approfondimento) che costituiscono il basamento sui quali sono state elaborate le Linee guida che vanno così a costituire il vademecum per la predisposizione del Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI). Il Piano dovrà essere redatto e adottato dalle scuole secondarie di II grado che attivano la DDI in modalità complementare alla didattica in presenza; ma dovrà essere predisposto anche da tutti gli ordini di scuola precedenti qualora emergessero necessità di contenimento del contagio, e quindi si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa di sopravvenuto aggravamento delle condizioni epidemiologiche. Quindi, TUTTE LE SCUOLE DOVRANNO AVERE UN PIANO PER LA DDI.
Il Piano dovrà essere allegato o integrato nel P.T.O.F. e fisserà criteri e modalità di riprogettazione dell’attività didattica in DDI, considerando le esigenze di tutti gli alunni, in specie quelli più fragili.
Le scuole sono impegnate quindi, a definire le modalità di realizzazione della DDI che è una compresenza di attività condotte secondo diverse modalità: attività sincrone, quelle che si realizzano ad esempio, in videoconferenza streaming (studenti collegati da casa) con la possibilità, ad esempio, di condividere lo schermo; e attività asincrone cioè quelle ad esempio, riconducibili a lezioni registrate – in audio, in video, con slides – pubblicate in un secondo momento e sempre fruibili dagli alunni.
Affinché la progettazione sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi, dovrà: – analizzare il contesto; assicurare la sostenibilità delle attività che propone e garantire un diffuso livello di inclusività; utilizzare diverse metodologie, rispetto alla didattica in presenza, per la presentazione dei contenuti.
Nel corrente anno scolastico si procederà a un’analisi del fabbisogno delle famiglie dei nuovi iscritti ed al rinnovo della proposta del comodato d’uso alle famiglie che ne faranno nuovamente richiesta. L’assegnazione degli stessi avverrà secondo i criteri stabiliti in Consiglio d’Istituto.
Per quanto riguarda i docenti:
Il ricorso a lezioni in videoconferenza permette di agevolare metodologie didattiche che favoriscano la costruzione di percorsi interdisciplinari. Inoltre rende possibile capovolgere la struttura della lezione, da momento di semplice trasmissione dei contenuti ad agorà di confronto, di rielaborazione e di costruzione collettiva della conoscenza in cui rafforzare la centralità e il protagonismo degli alunni.
I singoli team di docenti nella scuola primaria e i consigli di classe nella scuola secondaria saranno chiamati a rimodulare le progettualità didattiche individuando i contenuti essenziali e fondanti di ciascuna disciplina, i nodi interdisciplinari imprescindibili per la formazione di “cittadini attivi e consapevoli”, gli apporti dei contesti non formali e informali all’apprendimento, al fine di porre l’alunno al centro, seppur a distanza, del processo di insegnamento-apprendimento nell’ottica dello sviluppo di autonomia e responsabilità.
È necessario pertanto che i docenti provvedano a modulare gli obiettivi, rivedendo le progettazioni disciplinari e interdisciplinari per adeguarle ad un eventuale modalità di didattica a distanza sincrona e/o asincrona.
Deve essere superata la mera trasmissione dei materiali o l’assegnazione di compiti che non sia preceduta da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non preveda un intervento successivo di chiarimento o restituzione, in quanto priva di elementi che possano sollecitare l’apprendimento.
Per questa ragione, in caso di interruzione delle attività in presenza, sarà attuata una ri-programmazione che preveda gli opportuni adattamenti necessari per la didattica a distanza
Le docenti della scuola dell’infanzia sono invitate a continuare a mantenere vivo il contatto con i propri bambini e le proprie bambine attraverso le rappresentanti di classe e i genitori, proponendo loro piccole esperienze da svolgere in casa o mettendo a disposizione brevi filmati adatti all’età. A questo proposito, si consiglia di evitare l’uso di schede, che, oltre ad essere decontestualizzate, rischiano di essere prevalentemente riproduttive, senza generare processi significativi di apprendimento e richiedendo stampe o fotocopie che le famiglie spesso non sono in grado di sopportare. Il primo obiettivo è promuovere momenti di vicinanza: una telefonata, un messaggio, un piccolo video di saluto da indirizzare collettivamente o individualmente, rispettando le condizioni di ogni bambina e bambino. In questa fase, importanti alleati saranno i rappresentanti di classe, che potranno aiutarci a veicolare messaggi e attività a tutti i bambini e le bambine e restituire un ritorno circa la validità di queste proposte di carattere ludico o esperienziale. Particolare significato potrà avere, inoltre, la proposta di audioletture e videoletture da parte delle maestre, magari pensate per età, e veicolate tramite il registro elettronico. Attività di tipo ludico/motorio ed esperienziale o percorsi di tipo osservativo, manipolativo o rappresentativo (tipo la realizzazione di disegni, semplici lavoretti manuali, ecc.), possono consentire di dare un significato particolare a queste giornate, creando anche le premesse per la condivisione di queste esperienze e l’attesa per il momento della restituzione in ambito scolastico. Potrebbe essere efficace ripensare e tener conto di realizzare percorsi capaci di offrire alle famiglie tracce (fotografiche e narrative) delle esperienze che i bambini stavano vivendo a scuola, in sezione, prima di questo “allontanamento coatto”, per poter riconnettere i ricordi, le emozioni, gli interessi. In ogni caso, è bene provare personalmente le esperienze che proponiamo, in modo da ricevere prima una restituzione di senso personale e successivamente una rielaborazione sul significato della proposta, all’interno di un percorso il più possibile concreto e/o affondato sulla realtà e sulle emozioni legate al tempo che scorre. Il tutto, senza affanni, dando tempo... al tempo. Ulteriore momento di vicinanza, ad alto tasso emotivo, potrà essere l’organizzazione periodica di qualche momento in ambiente Meet, alcune con i bambini ed altre, dedicate solamente ai genitori, per il quale sia sufficiente disporre del cellulare. Il vedersi e l’ascoltarsi, quindi, come momento per ritrovarsi e sentirsi insieme. Il tutto, naturalmente con la delicatezza del mantenere i contatti, anche telefonici, con chi non potrà essere presente, e con il rispetto a ogni situazione familiare, a volte difficile e a noi non sempre nota.
Alla luce di ciò, si prevede di utilizzare quali mezzi per la realizzazione della DDI a distanza, nella scuola dell’infanzia, i seguenti strumenti:
La scuola primaria, che copre un insieme molto eterogeneo di bisogni, età, condizioni, opportunità, richiede al nostro comprensivo la capacità di variare interventi e azioni in modo diversificato in verticale, ma il più possibile coerente e condiviso in orizzontale, cioè a livello di interclasse. La piattaforma Google-suite (che è stata oggetto di specifica azione formativa) sarà utilizzata nelle classi della scuola primaria con modalità diverse a seconda dell’età degli alunni. Per le classi terza, quarta e quinta con modalità simili alla secondaria, nelle prime due classi, invece, potrà essere a disposizione in particolari situazioni: ad esempio, per organizzare “Meet affettivi” di vicinanza, nei quali elementi come la voce o lo sguardo (in caso di video a distanza) costituiscono importanti riferimenti emozionali, in grado di sorreggere motivazione, fiducia e senso di appartenenza. A questo proposito, segnaliamo l’importanza dei messaggi audio, dei piccoli video di saluto e, anche, dei video di presentazione di attività e delle audio/videoletture, nei quali l’elemento umano dà calore e significato alla relazione umana e didattica. Per quanto riguarda gli ambienti di apprendimento digitali, potranno essere utilizzati, oltre alla piattaforma di istituto, eventuali ulteriori ambienti già sperimentati e conosciuti dagli studenti, con particolare riguardo ai bisogni dei bambini con Bisogni educativi speciali, per i quali potranno essere attivati specifici percorsi, sorretti da eventuali nuovi semplici ambienti dedicati. In particolare, in questo ordine di scuola, soprattutto nelle prime classi, occorre prestare particolare attenzione alla quantità di attività proposte e alla loro sostenibilità familiare. A questa età, infatti, il grado di autonomia è limitato ed è spesso indispensabile il supporto delle famiglie anche nelle attività ordinarie, non mediate da device tecnologici. Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscono abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile mantenuta, anche con riguardo agli alunni con Bisogni educativi speciali.
I docenti per le attività di sostegno forniranno ai loro allievi, per gli argomenti per cui si renderà necessario, il loro supporto attraverso video lezioni, video, o audio di spiegazioni aggiuntive, nonché mappe o schemi, e tenendosi in contatto con i genitori per un confronto costante e puntuale. Particolari alleati delle azioni didattiche e di vicinanza sono, nella scuola primaria, i rappresentanti dei genitori e i genitori stessi, con i quali i docenti sono invitati a mantenere e consolidare relazioni di collaborazione, anche al fine di cercare i modi per coinvolgere, con discrezione e ascolto, tutte le famiglie e per calibrare meglio le attività tenendo conto del contesto. Lo strumento prioritario di comunicazione resta il registro elettronico, sul quale annotare i compiti e le attività assegnate, avendo cura, in sintonia con il team pedagogico e con l’interclasse, di garantire equilibrio delle richieste. Gli incontri Meet dovranno essere annotati in RE con qualche giorno di anticipo, inserendo il link alla video conferenza.
Le attività didattiche in modalità sincrona in Meet si svolgeranno preferibilmente in fascia pomeridiana seguendo, dove possibile, la successione delle discipline prevista nell’orario scolastico che sarà creato ad hoc. Si evidenzia la necessità di non superare i 45minuti di lezione in videoconferenza e di lasciare un intervallo di quindici minuti tra una videoconferenza e l’altra. La verifica degli apprendimenti sarà costante e accompagnata da puntuali valorizzazioni del lavoro svolto, da continue indicazioni su come procedere con azioni di recupero, consolidamento, il tutto in un’ottica di personalizzazione che miri a responsabilizzare quanto più possibile gli allievi.
Saranno utilizzate le seguenti prove di verifica:
I docenti annoteranno sul RE (specificando: attività svolta con DDI) la valutazione in decimi delle prove svolte secondo i criteri di valutazione condivisi. Come abbiamo appreso durante il lockdown, la didattica a distanza ha comportato la costruzione di un nuovo tipo di interazione tra docenti e alunni, tra alunni e propri pari e l’uso di nuovi mezzi attraverso cui esercitare la didattica attivando e mettendo in gioco una serie di competenze trasversali. Si propone pertanto di continuare ad affiancare alla valutazione del prodotto anche la valutazione del processo.
Alla luce di ciò, si prevede di utilizzare quali mezzi per la realizzazione della DDI a distanza, nella scuola primaria, i seguenti strumenti:
Nella scuola secondaria, prima del lock-down, l’utilizzo di strumenti e piattaforme digitali era parzialmente presente e strutturato in modo non uniforme. Varie classi erano accreditate a Edmodo e alcuni docenti facevano uso di altri strumenti disponibili in rete e utili alla didattica.
Durante il lock-down si è deliberato di adottare la G suite come unico strumento da utilizzare con i suoi molteplici applicativi collegati, tranne Classroom.
Grazie agli animatori digitali, la scuola è stata accreditata alla piattaforma potendo così iniziare a lavorare a distanza in modalità sincrona e asincrona. Visti i lunghi tempi di attivazione, e viste le difficoltà rilevate per raggiungere l’intera popolazione scolastica, in questa prima fase si era tuttavia deciso di soprassedere all’accreditamento degli alunni.
Parallelamente, è stata realizzata una capillare azione di formazione e di sostegno ai docenti sulle principali applicazioni (videoconferenza Meet, Drive e i suoi strumenti).
Con la riapertura dell’anno scolastico si è confermata la scelta di G suite implementandola con l’accreditamento degli studenti e con l’utilizzo di Classroom.
Questa nuova modalità didattica viene applicata con tempi distesi e svincolati dalla mera acquisizione di contenuti. Scopo della scuola, in seguito alle Indicazioni Nazionali del 2012, è perseguire l’acquisizione di competenze che, sebbene condizionate dai contenuti, non si esauriscono con essi. Gli strumenti di verifica consisteranno in:
L’insegnante avrà cura di riportare sul Registro Elettronico la data, l’ora, la tipologia e la modalità (sincrona o asincrona) della prova assegnata. Le diverse tipologie di prove svolte saranno custodite dal docente della disciplina in apposita cartella file (esempio cartelle Drive associate a classroom) e/o nelle sezioni del registro elettronico dedicate ai materiali per il docente. Per gli alunni con BES le prove saranno strutturate tenendo conto del PDP approvati di ciascuno; per gli alunni con disabilità le prove saranno predisposte in collaborazione con gli insegnanti di sostegno tenendo conto dei PEI approvati. Sempre l’insegnante della classe curerà l’interazione a distanza con l’alunno e la famiglia appurando che abbia a disposizione gli strumenti tecnologici e la connettività necessaria.
Alla luce di ciò, si prevede di utilizzare quali mezzi per la realizzazione della DDI a distanza, nella SS1G, i seguenti strumenti:
Nella DDI, la scuola assicurerà l’unitarietà dell’azione didattica attraverso l’uso di:
In questa fase l’animatore e il team digitale garantiranno il necessario supporto perché diventino realizzabili le attività digitali progettate e diano vita alle repository – su drive di GSuite for education – per raccogliere le diverse documentazioni: elaborati degli studenti, verbali delle riunioni e quant’altro necessario per l’amministrazione della didattica; la repository risulterà utile anche per le attività asincrone, offrendo i materiali archiviati fruibili anche successivamente, sempre attraverso la GSuite for education.
Alla luce di ciò, si prevede di utilizzare quali mezzi per la realizzazione della DDI a distanza, nella SS1G, i seguenti strumenti:
I docenti progetteranno percorsi di apprendimento condivisi con l’obiettivo di:
1) curare interazione e integrazione dell’alunno con gli altri compagni impegnati in presenza;
2) favorire la fruizione dell’offerta formativa a tutti gli alunni sia in presenza che a distanza.
Per lo svolgimento della DDI in situazioni di fragilità, si prevede una pianificazione oraria settimanale ridotta dell’orario della classe che consenta all’alunno di seguire da casa tutte le discipline nell’arco della settimana. L’orario settimanale disciplinare in modalità sincrona sarà adattato in modo da consentire all’alunno di fruire delle giuste e necessarie pause fra un’attività sincrona e la successiva. Si ipotizza un orario di 15-20 ore settimanali in modalità sincrona e il completamento orario con attività asincrone concordate con i docenti.
L’alunno da casa seguirà parallelamente alla classe da scuola, le attività didattiche previstese guendo in videolezione tramite l’applicazione meet delle Gsuite for education.
L’orario delle attività sincrone verrà comunicato tempestivamente alla famiglia e la comunicazione del link meet per accedere alla videolezione verrà inserito dal docente disciplinare, nel registro elettronico, con almeno un giorno di anticipo.
Qualora l’alunno non si trovasse nelle condizioni di poter seguire la lezione sincrona parallelamente alla classe, si chiede alla famiglia di darne tempestiva comunicazione al docente.
L’AD e il team digitale garantiranno il supporto a scuola ai colleghi e a casa alle famiglie che necessitassero di chiarimenti.
Il Piano Digitale Personalizzato viene predisposto dal coordinatore di classe con il supporto dell’animatore digitale e condiviso con la famiglia.
In via ordinaria i docenti provvederanno a predisporre lezioni, compiti e materiali che possano essere facilmente condivise attraverso il registro elettronico e/o tramite classroom per permettere a tutti gli alunni assenti per varie ragioni di potersi tenere al passo con il resto della classe. In caso di assenza, sempre che le condizioni di salute lo permettano, la famiglia è tenuta a consultare giornalmente il registro elettronico e seguire le indicazioni di lavoro dei docenti.
Nel caso specifico delle videolezioni, queste verranno attivate solo per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado, nel caso di quarantena o isolamento imposti dal SISP o comunque dalle autorità sanitarie. In tutti gli altri casi non è prevista l’attivazione della DDI.
Sulla base dell’orario della classe, il coordinatore comunicherà attraverso il registro elettronico il calendario delle videolezioni settimanali previste che sarà preventivamente condiviso dai docenti del Consiglio di Classe/Team.
Il numero delle connessioni e la durata delle stesse farà riferimento a quanto stabilito nella sezione ORARIO DELLE LEZIONI.
La comunicazione del link MEET per accedere alla video-lezione verrà inserita dal docente disciplinare nel registro elettronico o tramite la Classroom.
Qualora l’alunno non si trovasse nelle condizioni di poter seguire la lezione sincrona parallelamente alla classe, si chiede alla famiglia di darne tempestiva comunicazione al docente.
L’alunno da casa seguirà parallelamente alla classe da scuola, le attività didattiche previste seguendo in video-lezione tramite l’applicazione Meet delle Gsuite for education.
Il registro elettronico Nuvola e l’applicazione Classroom di Gsuite sono lo strumento di comunicazione del lavoro in modalità asincrona e di registrazione delle valutazioni.
Classroom di Gsuite è lo strumento di scambio di materiale alunno-docente e viceversa, di verifica ad esempio su moduli e ricezione di compiti, nonchèrepository di verifiche e materiali didattici.
Per le comunicazioni con la famiglia verrà utilizzato il registro elettronico Nuvola e/o Classroom di Gsuite.
Obiettivo prioritario nella promozione di azioni a distanza è attivare, per quanto possibile, momenti e attività significative legati ai piani individualizzati e personalizzati. L’attività dell’insegnante di sostegno, oltre a essere volta a supportare alunni e alunne con disabilità, eventualmente anche con software e proposte personalizzate e mirate, è importante risorsa umana del team pedagogico / consiglio di classe, e, pertanto, si interfaccia con i docenti curricolari, partecipa agli incontri Meet e, quando necessario, segue gli studenti in piccolo gruppo. Al contempo, il docente di classe dovrà adottare strategie inclusive adatte a tutti i propri studenti, calibrando in modo opportuno, e in sintonia con piani individualizzati e personalizzati, le proposte didattiche. Un ulteriore elemento importante è la disponibilità del docente di sostegno nel prendersi cura, in accordo con i docenti di classe, degli studenti e delle studentesse che sembrano poco raggiungibili, nel tentativo di riprendere, con cautela e vicinanza, i contatti, anche telefonici e intercettare eventuali necessità. Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, il punto di riferimento rimane il Piano educativo individualizzato. La sospensione dell’attività didattica non deve interrompere, per quanto possibile, il processo di inclusione. Come indicazione di massima, si ritiene di dover suggerire ai docenti di sostegno di mantenere l’interazione a distanza con l’alunno e tra l’alunno e gli altri docenti curricolari, in tempi che risultino più congeniali alla famiglia e all’alunno stesso. Si richiede pertanto di mettere a punto materiale personalizzato da far fruire con modalità specifiche, nonché di monitorare, attraverso feedback periodici lo stato di realizzazione del PEI (nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020). La DDI fa palesare anche la necessità di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi previsti nel Piano Didattico Personalizzato, che rimane il punto di riferimento per la ricerca di materiali scelti accuratamente dai docenti di classe, attraverso un costante confronto. Il Dirigente scolastico, in relazione alle diverse problematiche della comunità scolastica dell’IC11, attiverà le procedure per assegnare, in comodato d’uso, eventuali dispositivi in dotazione della scuola e, in aggiunta, richiederà appositi sussidi didattici così come previsto dal monitoraggio previsto dalla nota n.1482 del 25 agosto 2020. In determinate aree, come l’area affettivo-relazionale, è importante privilegiare contatti virtuali con l’intero gruppo classe e con i diversi docenti della classe/sezione. Nelle aree motorio-prassico e sensoriale-percettivo, le attività saranno mirate alla manipolazione di diversi materiali a disposizione delle famiglie, per affinare le capacità fino e grosso motoria, nonché all’ascolto di video musicali e audio-letture proposte dai docenti. Inoltre, questa nuova modalità di didattica a distanza si presta maggiormente per il potenziamento delle aree linguistico-comunicativa e cognitiva, poiché mediante le lezioni in modalità sincrona, il docente può stimolare verbalmente l’alunno e avere risposta immediata delle sue sollecitazioni. Per l’attuazione di tali proposte didattiche, gli alunni con bisogni educativi speciali, si avvarranno delle applicazioni messe a disposizione dall’istituzione scolastica, come il registro Nuvola e le applicazioni della piattaforma G Suite for Education, mediante le quali potranno effettuare lezioni in modalità asincrona, oppure sincrona per gruppi o individuali concordate con le famiglie.
Nella DDI è necessario che l’offerta formativa possa raggiungere tutti gli alunni e le loro famiglie, senza creare disparità e svantaggi di ordine economico e linguistico. Per gli alunni gli alunni con background migratorio la scuola si attiva affinché la barriera linguistica possa essere superata e perché insieme alle famiglie si costruiscano strumenti e dinamiche che permettano il superamento delle difficoltà soprattutto iniziali e per raggiungere il pieno coinvolgimento delle famiglie. Occorre agire in primis sulle famiglie degli alunni stranieri nelle quali spesso i genitori padroneggiano la lingua italiana con più difficoltà rispetto ai loro figli e dove non sempre sono disponibili strumenti tecnologici che supportino la DDI. Nessuno deve restare escluso o sentirsi isolato nell’affrontare le difficoltà soprattutto quelle tecnologiche e linguistiche e sono necessarie tutte le azioni per limitare la dispersione scolastica fino ad annullarla. L’IC 11 affronta - per sua stessa vision connaturata - il processo inclusivo attraverso la ricerca di contatti costanti con le famiglie di alunni stranieri e il supporto informatico, sia per l’uso delle tecnologie legate alla DDI sia per il reperimento di strumentazioni adeguate qualora la famiglia ne fosse sprovvista. Figura fondamentale sarà il tutor linguistico CESTIM che possiede competenze professionali sia per operare in un’ottica inclusiva nella classe di lingua, sia per progettare e realizzare interventi mirati di recupero/potenziamento individualizzato in coordinamento con gli insegnanti di classe.
La nota del MI 1990 del 05-11-2020 a chiarimento di alcuni aspetti del DPCM del 3 novembre prevede che, in caso di scenario di massima gravità (cd “zone rosse”) connotato da un livello di rischio alto sia prevista la modalità didattica digitale in via esclusiva alle seconde e terze classi delle scuole secondarie di I grado.
In questo caso il nostro istituto garantisce l’effettiva inclusione scolastica prevedendo la frequenza in presenza per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali (circa 12h corrispondenti a 3 mattine da 4h) per prevedere un supporto allo svolgimento delle attività asincrone ma anche connessioni con la classe.
Si potranno prevedere misure analoghe anche con riferimento a situazioni di “digital divide” non altrimenti risolvibili. Nell’ambito di specifiche, espresse e motivate richieste, attenzione sarà posta agli alunni figli di personale sanitario (medici, infermieri, OSS, OSA...), direttamente impegnato nel contenimento della pandemia in termini di cura e assistenza ai malati e del personale impiegato presso altri servizi pubblici essenziali, in modo che anche per loro possano essere attivate, anche in ragione dell’età anagrafica, tutte le misure finalizzate alla frequenza della scuola in presenza.
I consigli di classe valuteranno un piano specifico per ciascuna classe individuando gli studenti (in accordo con le famiglie) a cui sarà proposta la frequenza in presenza in ragione delle condizioni di bisogno elencate sopra. A questi alunni sarà comunque garantito il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Dovrà tener conto della necessità di integrazione nella DDI tra le attività in modalità sincrona e asincrona. In caso di sospensione delle attività in presenza (per una o più classi) che costringa ad utilizzare la DDI con unico strumento didattico il legislatore ha fissato un monte ore minimo settimanale, diversificato per ordine di scuola:
Scuola dell’Infanzia: non è stato fissato un monte ore ma si sottolinea l’importanza del contatto con i bambini e le famiglie, utilizzando diverse modalità: la proposta di piccole esperienze come filmati o file audio, alcune videochiamate con la sezione intera o suddivisa in piccoli gruppi, la creazione di un’apposita sezione del sito della scuola.
Scuola primaria:
di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe e proposte di attività in modalità asincrona con diverse metodologie a scelta; data la giovane età degli alunni dovranno essere sostenuti dai genitori pertanto si prediligeranno lezioni pomeridiane. Le attività saranno organizzate in maniera flessibile, strutturando percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere attività in piccolo gruppo. Le lezioni avranno durata di circa 45 minuti intervallate da una pausa 15 minuti l’una dall’altra.
La scelta della riduzione dell’unità oraria di lezione è stabilita:
Le consegne relative alle attività asincrone sono assegnate dal lunedì al venerdì, entro le ore 14:00 e i termini per le consegne sono fissati, sempre dal lunedì al venerdì, entro le ore 19:00, per consentire agli alunni di organizzare la propria attività di studio, lasciando alla scelta personale della studentessa o dello studente lo svolgimento di attività di lavoro autonomo anche durante il fine settimana. L’invio di materiale didattico in formato digitale è consentito fino alle ore 19:00, dal lunedì al venerdì, salvo diverso accordo tra l’insegnante e il gruppo di alunni.
Sono stati fissati 3 blocchi di intervento di 45’ ciascuno, intervallati da 15’ di pausa.
Basandosi sull’orario settimanale delle lezioni in presenza l’organizzazione sarà a seguente:
SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA - 10 ore
SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA, TERZA, QUARTA E QUINTA - 15 ore
All’interno dell’orario ordinario i docenti individueranno
Scuola Secondaria di I grado: sono previste 15 lezioni settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe e proposte di attività in modalità asincrona con diverse metodologie a scelta:
Le lezioni avranno durata di circa 45 minuti intervallate da una pausa 10 minuti l’una dall’altra. L’orario settimanale delle lezioni prevedrà, di massima, tre lezioni giornaliere organizzate nel seguente schema tipo
ESEMPIO DI ORARIO SECONDARIA DI I GRADO IN CASO DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ PER ALCUNE CLASSI
La DDI in questi casi sarà garantita per le lezioni di strumento tramite videolezionisincrone da svolgersi all’interno dell’ orario pomeridiano in cui gli alunni avrebbero la normale lezione in presenza. Tali lezioni avranno una durata di circa 30 minuti e comunque non superiore ai 45 minuti.
Nel caso di sospensione delle lezioni in presenza per alcune classi (es. zona rossa DPCM del 3 novembre) per i percorsi i cui quadri orari prevedono esercitazioni pratiche e di laboratorio caratterizzanti i piani degli studi, tali attività possono essere svolte in presenza nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza. Le lezioni individuali di strumento si svolgeranno in presenza con le ordinarie modalità. In linea generale si manterranno gli orari delle lezioni già stabiliti all’inizio dell’anno scolastico, con la possibilità di apportare alcuni cambiamenti d’orario se fosse necessarioo utile per esigenze didattiche o organizzative.
Andranno proporzionate al numero di ore di sostegno assegnate alla classe (specialmente nei casi in cui l’insegnante segua più bambini in classi diverse). Il team valuterà, a seconda dei casi, se privilegiare delle videolezioni individualizzate o in piccolo gruppo oppure se l’insegnante di sostegno possa seguire l’alunno durante le videolezioni di classe.
Inoltre, dopo aver valutato le caratteristiche del singolo caso, il team deciderà per quali materie fare affiancare l’alunno dall’insegnante di sostegno. In linea di massima, avranno la priorità italiano e matematica e, in maniera subordinata, le materie di studio.
è funzione attribuita ai docenti che, per essa fanno riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti, contenuti nel P.T.O.F. Anche in DDI la valutazione non perde i suoi caratteri: costante, trasparente, tempestiva ancor più qualora dovesse venir meno la possibilità delle attività in presenza; essa dovrà considerare non il singolo prodotto quanto piuttosto l’intero processo acquisendo come punti di riferimento la disponibilità ad apprendere, il lavoro di gruppo, l’autonomia, la responsabilità personale e sociale e il processo di autovalutazione e curerà di integrare la dimensione oggettiva dell’apprendimento con quella più propriamente formativa.
L’Istituto Comprensivo, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, ha stabilito dei criteri di valutazione specifici per la didattica a distanza.
Gli strumenti di verifica consisteranno in:
L’insegnante avrà cura di riportare sul Registro Elettronico la data, l’ora, la tipologia e la modalità (sincrona o asincrona) della prova assegnata. Le diverse tipologie di prove svolte saranno custodite dal docente della disciplina in apposita cartella file (esempio cartelle Drive associate a classroom).
Per gli alunni con BES le prove saranno strutturate tenendo del PDP approvati di ciascuno; per gli alunni con disabilità le prove saranno predisposte in collaborazione con gli insegnanti di sostegno tenendo conto dei PEI approvati. Sempre l’insegnante della classe curerà l’interazione a distanza con l’alunno e la famiglia appurando che abbia a disposizione gli strumenti tecnologici e la connettività necessaria.
1. PER IL COLLEGAMENTO, SCEGLI UN LUOGO DELLA CASA CHE SIA ABBASTANZA SILENZIOSO (ad es. una la stanza da letto o la tua cameretta), in modo da non essere distratto dal passaggio o dalle voci dei tuoi famigliari; stai lontano da altri dispositivi (telefono, TV, radio...)
2. STARE IN VIDEOCONFERENZA è COME STARE A SCUOLA: Vestiti come quando esci di casa; stai seduto su una sedia (meglio ancora se davanti ad un tavolo, che potrai usare come il banco a scuola...)
3. COLLEGATI NON PRIMA DI 5 MINUTI PRIMA DELL'INIZIO DELLA LEZIONE: la tua maestra potrebbe essere impegnata con un'altra videoconferenza...
4. TIENI ACCESA LA TELECAMERA E STAI SEDUTO DAVANTI AL PC: i tuoi docenti si fanno vedere, lo devi fare anche tu, così si ricrea il clima di classe ed è bello vedersi.
5. ALZA LA MANO: se devi comunicare con gli altri, alza la mano (fisica o virtuale);
6. TIENI SPENTO IL MICROFONO: quando la maestra ti autorizza a parlare, potrai accenderlo.
7. NIENTE OFFESE, PAROLACCE E “SCHERZI” DI QUALSIASI GENERE CHE POSSANO DISTURBARE LA LEZIONE: come a scuola, sei in classe anche se in videolezione, e valgono le stesse regole dello stare bene insieme.
8. UNA VOLTA CHE HAI SALUTATO, LASCIA LA VIDEOCONFERENZA: se usi una webcam ricordati di spegnerla e di spegnere l'audio.
9. NON DIFFONDERE REGISTRAZIONI AUDIO O VIDEO DI QUALSIASI TIPO DELLA VIDEOLEZIONE: vedrai ancora prestissimo la tua maestra e i tuoi compagni, è giusto rispettare la privacy di tutti.
1. PER IL COLLEGAMENTO, SCEGLI UN LUOGO DELLA CASA CHE SIA ABBASTANZA SILENZIOSO (ad es. una la stanza da letto o la tua cameretta), in modo da non essere distratto dal passaggio o dalle voci dei tuoi famigliari; stai lontano da altri dispositivi (telefono, TV, radio,...); non posizionarti controluce (cerca di non avere alle tue spalle una finestra aperta o una luce); cerca di fare in modo di essere da solo nella stanza scelta per il collegamento;
2. STARE IN VIDEOCONFERENZA E' COME STARE A SCUOLA: Vestiti come quando esci di casa; stai seduto su una sedia (meglio ancora se davanti ad un tavolo, che potrai usare come il banco a scuola...)
3. COLLEGATI CON PUNTUALITA' , NON PRIMA DELL'INIZIO DELLA LEZIONE NE' MOLTO DOPO : i tuoi prof prima potrebbero essere impegnati con un'altra videoconferenza e, trascorsi 5-10 minuti dall'inizio della lezione, i docenti potrebbero chiudere la video room in modo che altri non possano entrare;
4. COLLEGATI CON IL TUO NOME E COGNOME: non collegarti con nickname, nomi di parenti, ecc...; se usi un account di un familiare, quando entri nel meeting devi rinominarti e indicare il tuo nome e cognome: ricordati che, anche se in modo virtuale, sei entrato nell'aula di classe.
5. TIENI ACCESA LA TELECAMERA E STAI SEDUTO DAVANTI AL PC: I tuoi professori si fanno vedere, lo devi fare anche tu, così si ricrea il clima di classe (se non lo farai, il prof. ti escluderà dalla videoconferenza).
6. ALZA LA MANO: se devi comunicare con gli altri, alza la mano (fisica o virtuale);
7. TIENI ACCESO IL MICROFONO: il professore provvederà a silenziare il microfono; sarai pronto a parlare quando il docente ti autorizza;
8. NIENTE OFFESE, PAROLACCE E “SCHERZI” DI QUALSIASI GENERE CHE POSSANO DISTURBARE LA LEZIONE: come a scuola, anche se in videolezione, valgono le stesse regole dello stare bene insieme; ti ricordo che tutte le lezioni possono venir registrate e tutti i partecipanti (anche a video o audio spento) sono tracciabili in caso di azioni sanzionabili.
9. UNA VOLTA CHE HAI SALUTATO, LASCIA LA VIDEOCONFERENZA: se usi una webcam ricordati di spegnerla e di spegnere l'audio.
10. NON DIFFONDERE REGISTRAZIONI AUDIO O VIDEO DI QUALSIASI TIPO DELLA VIDEOLEZIONE: vedrai ancora prestissimo i tuoi professori e i tuoi compagni, è giusto rispettare la privacy di tutti.
Le chat sono un ottimo strumento per parlare e discutere.
Questa forma di comunicazione necessita che tutti i partecipanti rispettino precise regole:
- Scegliere possibilmente un luogo tranquillo per collegarti.
- Pensare a cosa si vuol dire prima di iniziare a scrivere.
- Rileggere i propri messaggi prima di inviarli.
- Evitare abbreviazioni.
- Esprimere critiche costruttive.
- Non essere impaziente e aspettare le risposte dei compagni.
- Non condividere voci di corridoio.
- Non cliccare acriticamente sui link ricevuti.
- Non inoltrare immagini non richieste.
- Usare un linguaggio consono alle attività con i compagni e i docenti.
È una carta che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete.
Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa.
Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili.
Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.
1. Virtuale è reale - Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
2. Si è ciò che si comunica - Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole danno forma al pensiero - Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare - Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte - Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6. Le parole hanno conseguenze - So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità - Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare - Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti - Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica - Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Si raccomanda ai genitori la stretta vigilanza del regolamento sopra riportato per evitare che i propri figli disturbino la lezione commettendo atti che potrebbero violare il diritto all’istruzione o la privacy altrui.
L’Istituzione Scolastica avrà cura di dare tempestiva comunicazione sul funzionamento generale, sugli orari delle attività per favorire l’organizzazione e la condivisione delle scelte educative, dei materiali per sostenere adeguatamente il percorso di apprendimento. Tali accorgimenti dovranno contemplare l’esplicitazione dei canali di comunicazione da attivare qualora si dovesse tornare in condizioni di emergenza e quindi lockdown.
Il Piano prevede iniziative di formazione degli alunni sui rischi derivanti dall’utilizzo della rete e, in particolare, sul reato di cyberbullismo, da integrare nei piani didattici di Educazione Civica.
Nel Piano di formazione del personale dovranno essere contemplate opportune attività di formazione coerenti con le specifiche esigenze.
Per il personale tecnico, a diverso titolo impegnato nella predisposizione degli ambienti e delle strumentazioni tecnologiche, dovrà essere prevista formazione per ottimizzare o rafforzare le competenze necessarie allo svolgimento dei compiti.
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Piano Scolastico DDI IC11 aggiornato.pdf | 606.88 KB |
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